Baschenis sono una grande famiglia di artisti (affrescatori) girovaghi provenienti da Averara, un piccolo paese di montagna vicino a Bergamo, e chiamati nel Trentino occidentale, in particolare in Giudicarie, per l'esecuzione di numerose decorazioni (nel Medioevo) di edifici religiosi e privati. Giunsero attraverso la valle del chiese, zona particolarmente aperta agli scambi economici e culturali con la Lombardia, e riamsero in zona quasi un secolo a cavallo tra il 1.400 ed il 1.500 organizzando il lavoro in una sorta di grande bottega artigianale distinta dalla collaborazione e trasmissione familiare dei modelli stilistici. Le loro opere erano caratterizzate dalla ricerca di ritmi lineari a volte esasperate nella cura pedante del dettaglio descrittivo. Le popolazioni locali (Giudicariesi) erano certo attratte da quest'arte così affine per semplicità e forza comunicativa alla loro devozione popolare, accettandola di buon grado proprio perchè così distante dalla pittura colta della corte vescovile della nobiltà cittadina. Con Antonio Baschenis, i figli Giovanni e Battista, il fratello Angelo, si apriva il capitolo della pittura dei Baschenis nelle nostre valli. La prima tappa fu alla chiesetta di S.Stefano di Carisolo nel 1461. Al primo ramo di Baschenis fece seguito un secondo gruppo con Cristoforo I°, Simone I°, Cristoforo 2° (uno dei più attivi nella vallata), Simone 2° e Dioniso. Le opere di affrescatura delle varie chiese sono state temporalmente dilazionate nel tempo (quasi un secolo) in quanto gli impieghi finanziari che le popolazioni accettavano di sobbarcarsi per l'ornamento delle proprie chiese, luoghi di preghiera e di ritrovo sociale importantissimi per la vita delle piccole comunità montane, isolate dalle grandi via di comunicazione in una vita quotidiana che traeva il proprio sostentamento da un'agricoltura povera ed avara di frutti, costringeva i loro abitanti a impegni talmente gravosi da dover appunto dilazionare nel tempo i pagamenti e la realizzazione delle relative opere. Le chiese affrescate dai Baschenis, sono dunque un documento culturale sicuramente da visitare e se ne trova preziosa testimonianza in numerosi paesi delle Giudicarie.